L'Uisp in campo a Rieti per la Giornata del migrante e del rifugiato

Domenica 29 settembre ricorre la Giornata del migrante e del rifugiato. Si tratta della 105° edizione, l'istituzione infatti risale al 1914, anno della Grande Guerra, di grande devastazione e miseria. Nell'arco di un secolo il significato di questa giornata è rimasto immutato, riguarda infatti un fenomeno dal respiro universale e non soltanto nazionale, tanto legato alla nostra storia passata quanto al nostro presente e molto probabilmente futuro.

Domenica 29 settembre al centro di Rieti come in altre città d'Italia si terrà un evento organizzato da Caritas e Migrantes per raccontare, incontrare e conoscere chi sono gli “altri” e la ricchezza che rappresentano per tutta la comunità cittadina. Dalle 10, in piazza Cesare Battisti saranno presenti stand informativi, artisti e artigiani dal mondo, laboratori per bambini per la costruzione di aquiloni, ma anche teatro e spettacoli dal vivo a partire da "Odissea", installazione a cura del Teatro Alchemico, seguita poi alle 17, dallo spettacolo di teatro, musica e danza, cui prenderà parte anche Ilaria Nobili, operatrice dell’Uisp Roma, con danze e coreografie.

Ilaria è originaria di Rieti ed ha una lunga esperienza di progetti e interventi nei campi profughi libici insieme all’Uisp: “L'idea è quella di raccontare una storia per tutti, grandi e bambini – racconta, presentando la sua performance - Perché ogni espressione artistica, seppur completamente diversa l'una dall'altra, riesce a creare uno spettacolo unico. L'integrazione è prima di tutto scambio e nasce dalla diversità di strumenti e linguaggi artistici. Per cogliere questa ricchezza, bisogna sperimentare e muoversi e per far entrare in gioco tanti noi domenica danzeremo e faremo danzare con strumenti africani, australiani, tibetani, su canti in lingua Mandinga, danze africane e di ispirazione persiana. Sarà una festa piena di bellezza, perché stare insieme farà la differenza”. (Fonte: IlGazzettino.it)