Il tema della pubblica amministrazione è stato al centro del corso di formazione organizzato a Lucca da Cesvot e Centro di ricerca Maria Eletta Martini: dal ruolo nel Piano nazionale di ripresa e resilienza alle nuove prospettive di impatto trasversali a diversi piani di finanziamento.
Non sembrano esserci molti dubbi sull’importanza che acquisiranno nei prossimi anni i dispositivi di amministrazione condivisa previsti dal codice del Terzo settore. Dal loro utilizzo nell’impiego delle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), all’importanza della valutazione di impatto per diversi finanziamenti italiani ed europei, la capacità di Terzo settore e pubblica amministrazione di co-programmare e co-progettare insieme è una necessità anche per rispondere più prontamente alle esigenze di un sistema sociale, economico e relazionale profondamente mutato con la pandemia.
Se ne è discusso molto in questi giorni a Lucca in occasione del corso di formazione residenziale “Orizzonti del Terzo settore. Le prospettive della riforma”, organizzato da Cesvot e Centro di ricerca Maria Eletta Martini.
Per ulteriori approfondimenti - tratti dall’articolo di Lara Esposito del 9 luglio2021 pubblicato sul sito www.cantiereterzosettore.it - si rimanda alla “Circolare n. 128/2020-2021 – Orizzonti del Terzo Settore: l’amministrazione condivisa come volto della pubblica amministrazione” pubblicata sulla piattaforma ‘Servizi per le associazioni e le società sportive – sezione CIRCOLARI’ dell’Area Riservata web Uisp 2.0, a cui possono accedere gratuitamente i dirigenti dei sodalizi affiliati. (E.Fr.)